Ocse: studenti italiani impreparati e insoddisfatti

Insegnanti concentrati sui risultati accademici, ma non altrettanto attenti al benessere complessivo degli allievi. È ancora una volta spiazzante la fotografia sull'istruzione italiana scattata da un rapporto dell'Ocse. Tra gli oltre 60 Paesi coinvolti nello studio, l'Italia è nel drappello sotto la media sia per la preparazione degli studenti (voto ai test Pisa di matematica 485 contro 494), sia per la felicità di stare a scuola (75% contro l'80%).

L'Ocse sottolinea la correlazione tra questi due fattori: la maggior parte dei Paesi al top delle competenze ha anche gli studenti più felici di andare a scuola, come Belgio, Giappone, Singapore e Cina. La relazione con i professori, secondo l’Organizzazione internazionale con sede a Parigi è infatti basilare per la performance e il benessere dei ragazzi a scuola. Ma le relazioni sono problematiche in Italia, a giudicare dal quartultimo posto della Penisola nella relativa graduatoria.

In Italia, «gli insegnanti pensano soprattutto alle performance accademiche e una ragione può essere che è fondamentale migliorare la preparazione dei ragazzi», osserva Francesca Borgonovi, economista Ocse autrice dello studio. Se la scuola non valuta adeguatamente il benessere dei ragazzi, però, si svaluta come sistema sociale e formativo e questo finisce per incidere negativamente sull'apprendimento e sui risultati scolastici che invece i docenti vorrebbero migliorare. Alla fine si rischia un «corto circuito». Di qui la necessità di un approccio pedagogico diverso: «L'insegnamento frontale è anacronistico e poco legato all'apprendimento, oltre che poco legato al benessere dei ragazzi».

Intanto oggi in Parlamento la maggioranza in commissione Cultura alla Camera ha bocciato la proposta di Sel e M5S di stralciare dal ddl “Buona scuola” il capitolo che riguarda le assunzioni (articolo 8), per farlo confluire in un decreto legge ad hoc. È stata invece “accantonata” la richiesta per lo stralcio della parte del ddl che contiene le deleghe al governo per la riforma del sistema di istruzione.

Fonte: ilsole24ore.com